41. Vedi, soggiunse l’altro, o ch’io m’adiro,
O pur fa’ conto ch’io lo vo’ sapere;
Hai tu quistione? hai tu qualche rigiro?
Tu me l’hai a dire in tutte le maniere.
Nardin rispose, dopo un gran sospiro:
Tu sei importuno poi più del dovere;
Ma da che devo dirlo, eccomi pronto.
Così quivi di tutto fa un racconto. 42. Brunetto, udito il caso e quanto e’ sia
Il suo cordoglio, anch’ei dolente resta,
Sebben, per fargli cuor, mostra allegria
Ma, come io dico, dentro è chi1 la pesta;
Perch’in veder sì gran malinconia
Ed un umor sì fisso nella testa,
In quanto a lui gli par che la succhielli2
Per terminare il giuoco a’ Pazzerelli. 43. E conoscendo, ch’a ridurlo in sesto
Ci vuol altro che ’l medico o ’l barbiere,
Vi si spenda la vita e vada il resto,
Vuol rimediarvi in tutte le maniere.
E quivi si risolve presto presto
D’andar girando il mondo, per vedere
Di trovargli una moglie di suo gusto,
Com’ei gliel’ha dipinta giusto giusto.
↑St. 42. Dentro è chiecc. si dice di chi ha buona cera ma viscere guaste. (Nota transclusa da pagina 325)
↑Succhiellare. Tirar la carta da giuoco, che, è coperta, adagio adagio. Qui, si disponga a... (Nota transclusa da pagina 325)