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184 malmantile racquistato

65.
E quei soggiunge: mi rallegro, e godo
Che voi facciate bene, e vi son schiavo:
Ma se ’l patire è fatto a questo modo,
Penitente di voi non è più bravo;
Tal ch’io per me vi mando a corpo sodo,
Non nel settimo ciel, ma nell’ottavo;
Donde a’ mondani1, e a me, che sono il capo
Pisciar potrete a vostra posta in capo.
66.
Ma perch’al certo Vostra Reverenza,
Ch’è stenuata come un carnovale,
Avrà fatta fin or tant’astinenza
Che basti a soddisfare a ogni gran male;
Or può lasciar a noi tal penitenza,
Acciò baciam la terra del boccale2,
Per più mondi accostarci a questi avanzi
Delle reliquie ch’ell’ha qui dinanzi.
67.
Qual madre che ripara il suo figliuolo
Ch’è sopraggiunto da mordaci cani,
Ei cuopre tutto col suo ferraiuolo;
Ed eglino gli danno in sulle mani,
E col lazzo del Piccaro Spagnuolo3,
Che dalla mensa vuol tutti lontani,
Acciò poi a tal cosa non arrivi,
Con due calci lo fan levar di quivi.

  1. St. 65. Mondani. Peccatori. (Nota transclusa da pagina 236)
  2. St. 66. La terra cotta del boccale. (Nota transclusa da pagina 236)
  3. St. 67. Lazzo ecc. Astuzia, arte del furbo pitocco, zingano spagnuolo. (Nota transclusa da pagina 236)