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vita di lorenzo lippi xv

l’Annunziazione di Maria. Ma perché una pittura ottimamente disegnata, e più che ragionevolmente colorita, tuttochè manchevole di alcuna dell’altre belle qualità, fu sempremai in istima appresso agl’intendenti; acquistò il Lippi tanto credito, che gli furono date a fare molte opere, che si veggono per le case di diversi gentiluomini e cittadini. Fra le altre una gran tavola di una Dalida e Sansone per Agnolo Galli: pel cavaliere Dragomanni, a concorrenza di Giovanni Bilivert, di Ottavio Vannini, e di Fabrizio Boschi, tutti celebri pittori, e allora maestri vecchi, fece un bel quadro da sala: uno pel marchese Vitelli: e pel marchese Riccardi, nel suo casino di Gualfonda, colorì uno spazio di una volta d’una camera, di sotto in su: e pel Porcellini speziale dipinse la favola d’Adone, ucciso dal porco cignale: e fece anche altri quadri di storie, e di mezze figure, che lunga cosa sarebbe il descrivere. Partitosi poi dal maestro,