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138 malmantile racquistato

32.
Signore, incominciò, devi sapere,
Ch’io ebbi un bel marito; ma perch’io
Dissi chi egli era contro al suo volere,
Già per sett’anni n’ho pagato il fio;
Perch’egli allor, per farmela vedere,
Stizzato meco se n’andò con Dio
In luogo, che a volerlo ritrovare
La carta vi volea da navicare.
33.
E quando poi io l’ho bell’e trovato,
Martinazza, ch’è sempre lo scompiglia,
Fa sì, che pur di nuovo m’è scappato,
Ed in mia vece all’amor suo s’appiglia.
Tal ch’io rimango cacciator sgraziato:
Scuopro la lepre, e un altro poi la piglia.
Ti dico questo, perchè avrei voluto
Che tu mi dessi a raccattarlo aiuto.
34.
Ei le promette e giura che ’l marito
Le renderà; però non si sgomenti:
E se non basterà quel c’ha smarrito,
Quattro e sei, bisognando, e dieci e venti.
Ed ella lo ringrazia, e del seguito
Di tante sue fatiche e patimenti
(Fatta più lieta per le sue promesse)
Così da capo a raccontar si messe: