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terzo cantare 105

44.
La segue Piaccianteo suo servo ed aio,
Che in gola tutto quanto il suo si caccia:
Le cacchiatelle1 mangia col cucchiaio,
Ed è la distruzion della vernaccia.
Già misurò le doppie collo staio;
Finita poi, che fu quella bonaccia,
Pel contagio portò fin la barella:
Ed ora in corte serve a Bertinella.
45.
Comanda la padrona ch’egli scenda,
E stia giù fuori con gli orecchi attenti
Fra quelle schiere, finch’ei non intenda
A che fine son là cotante genti;
Ma quegli, al qual non piace tal faccenda,
Se la trimpella e passa in complimenti:
E perchè a’ fichi il corpo serbar vuole,
Prorompe in queste o simili parole:
46.
Alta Regina, perchè d’obbedire
Più d’ogni altro a’ tuoi cenni mi do vanto,
Colà n’andrò; ma, come si suol dire,
Come la serpe quando va all’incanto:
Non ch’io fugga il pericol di morire,
Perch’io fo buon2 per una volta tanto,
Ma perchè, s’io mi parto, non ti resta
Un uom, che sappia dov’egli ha la testa.

  1. St. 44. Cacchiatello. Specie di pane finissimo.St. 44. Cacchiatello. Specie di pane finissimo.St. 44. Cacchiatello. Specie di pane finissimo. (Nota transclusa da pagina 165)
  2. St. 46. Fo buon. ecc. È certo che non potrei morire più che una volta.St. 46. Fo buon. ecc. È certo che non potrei morire più che una volta.St. 46. Fo buon. ecc. È certo che non potrei morire più che una volta. (Nota transclusa da pagina 165)