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V.


Rapporto fatto all'accademia di scienze di Napoli, dal socio sig. S. Macrì, il quale pretende fare la confutazione dell'opinione di C. Lippi, relativamente al sotterramento di Pompei, e d'Ercolano per via umida. Letto nella sessione del di 8 Gennaio 1814.



Ragionamento intorno alle rovine di Ercolano e di Pompei1


Historia est testis temporum , lux veritatis , vitae
memoria , magistra vitae , nuntia veritatis. Cic.
de Orat. l. 2. c. 36.2.


In adempimento dell'incarico a me dato da questa dotta ed erudita assemblea , imprendo a favellar della vera cagione , onde Ercolano e Pompei furono seppellite e distrutte. E quantunque sia persuaso del poco intendiment» , che io abbia in siffatte materie, e sappia benissimo quid ferre recusent, quid valeant humeri: non dimeno ho voluto obbedire all' onorevole incarico , essendo questo il dover mio3. Per la qual cosa dirò con ischiettezza , e con libertà filosofica la mia quale che sia opinione , che benevolmente sottopongo al savio criterio di questa intera

  1. Nota 1
  2. Nota 2
  3. Nota 3