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Tutte le ossa summentovate sono ancora in ottimo stato e non portano tracce dell’azione del fuoco. Esse appartengono ad un individuo d’alta statura e di robustezza non comune, il quale morì in età assai avanzata.

Lo scheletro era adagiato sopra un fianco, colle ginocchia un po' piegate e la mano sinistra collocata sotto la testa. Intorno ad esso, si trovarono: pezzi* d’ocra rossa, numerosi ossami di mammiferi, per lo più cotti ed infranti, gusci di patelle, di monodonte, di ostriche, valve di Pectunculus artificialmente forate per servir d’ornamento, un grosso punteruolo d'osso, una lama d'osso appuntata che è forse un pugnale, varie punte di freccia o di giavellotto parimente d’osso, molti cocci di stoviglie, un vasetto fittile, quasi intiero, di pasta bruna e fina, di forma ovale, a fondo piatto, a pareti sottili, il quale conteneva una certa quantità di terra bruna, sparsa di particelle carboniose, verosimilmente avanzi di cibo. Ma l’oggetto più interessante, fra quelli che facevano corona al morto, è indubbiamente una piccola e sottile accetta di giadeite, raccolta a destra dello scheletro, presso il capo.

N.° 3. Fu scoperta a levante della tomba numero 1, un po' più verso il fondo della caverna, ad una profondità di poco maggiore delle precedenti. Essa era circoscritta, secondo il consueto, da cinque o sei lastroni di calcare, disposti ai due lati dello scheletro e al di sopra di esso; la sola parte anteriore del corpo era però difesa da quelle pietre. Vi si trovò uno scheletro umano di sesso maschile, ben conservato e completo, se si faccia astrazione dalla mancanza di qualcuna delle ossa minori. Esso riposava coricato sul fianco sinistro, colla mano sinistra sotto il capo e coll'altra protesa e in alto. Le sue ginocchia erano piegate e le due tibie avvicinate.

Il cranio di questo scheletro è pur dolicocefalo, ma meno allargato posteriormente degli altri già menzionati;