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Lo scheletro era raccolto in piccolo spazio e tutto scomposto dalla caduta delle pietre destinate a difenderlo, permodochè non si può accertare qual fosse la sua posizione originaria.
Nella terra che copriva la tomba furono trovati moltissimi gusci di patelle e d’altri molluschi eduli, ossa lunghe di ruminanti, cotte e spezzate, e un’ascia di pietra verde. Accanto allo scheletro, vi erano pure un fondo di vaso non tornito, con altri cocci di terra cotta, e vari pezzi d’ocra rossa che originariamente erano contenuti in un vaso.
Quantunque io non mi sia proposto qui di descrivere, dal punto di vista antropologico, gli scheletri disseppelliti nella caverna, mi pare opportuno di indicare in breve alcuni dei loro caratteri più spiccati. In quello della tomba numero i si vede chiaramente che il cranio è assai lungo, in confronto alla larghezza, alquanto sviluppato posteriormente, basso e depresso nella regione frontale. La faccia è alta, stretta ed assai prognata, estendendosi il prognatismo alla regione dentale. Le occhiaie sono quadre e quasi disposte lungo una linea orizzontale. I denti sono piuttosto grossi, sani e generalmente stipati; si osservano però piccole lacune fra il canino superiore di ciascuna parte e i denti più prossimi. Gli incisivi sono larghi, lunghi e foggiati a scalpello, i canini aguzzi. La volta palatale è stretta e lunga. 11 mento si presenta d’insolita altezza e mediocremente prominente. Il braccio ascendente della mandibola inferiore forma col ramo orizzontale un angolo più aperto del consueto. L’apofisi coronoide è breve ed appuntata. Le ossa delle estremità sono piuttosto sottili, comparativamente alle dimensioni del cranio. L’omero si distingue per la sua gracilità ed ha la parete della fossa olecranica assottigliata, ma non perforata.
L’individuo cui appartenevano le reliquie ora descritte aveva appena raggiunto i 25 anni quando fu sepolto;