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Fin dai tempi di Strabone Genova si reputava l’emporio dei Liguri, i quali erano divisi dagli Etruschi per mezzo della Magra1.
Nella memorabile divisione dell’Italia in 11 regioni, istituita da Augusto, la Liguria era la nona, ed aveva per confini il Varo, il Po, il mare ligustico e la Magra. Plinio scrisse «Macra Liguria finis»2.
Filisto siracusano storico contemporaneo di Dionigi il tiranno ricordò i Siculi come tribù ligure. Altri dicono Liguri gli aborigeni del Lazio. Seneca da canto suo attribuisce con maggior fondamento al medesimo ceppo gli abitanti della Corsica.
Una delle 17 provincie consolari nelle quali fu suddivisa l’Italia sotto l’impero di Costantino, prese nome dalla Liguria e fu assai più estesa della nona circoscrizione di Augusto.
L’espressione geografica alla quale alludiamo non ebbe mai, adunque, un significato preciso e fu attribuita prima dai Greci, poi dai Latini ad una estesa regione che era loro presso a poco ignota. A misura che le vicende storiche ebbero messo in luce altri popoli distinti, per nome e costumi peculiari, dai Liguri, a questi si assegnarono più angusti confini.
Nel secolo XV Alberti accenna ai due corsi d’acqua Varo e Magra che delimitano la Liguria a ponente e a levante, e al medesimo concetto s’informano i geografi dell’evo moderno; ma rimangono divergenti i dati relativi al confine settentrionale, che alcuni sospingono fino alla pianura padana ed altri avvicina più o meno allo spartiacque.