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ben più che narrazione ordinata, armonica nelle sue parti; ciò perchè i documenti, pur troppo deficienti, da cui l'ho desunta, compage dei monti, roccie, minerali, fossili, sono erosi dal tempo, ambigui, sconnessi e lasciano sussistere numerosi dubbi e lacune.

L’interpretazione di tali documenti è il risultato di lunghe e laboriose investigazioni dovute principalmente a Lorenzo Pareto, Giovanni Cappellini, Carlo Mayer, Lucio Mazzuoli, per quanto concerne la geologia, a Luigi Bellardi, Giovanni Michelotti, Giovanni Cappellini, Emilio Rivière, per quanto ha tratto ai fossili 1.

A Lorenzo Pareto, osservatore acutissimo e coscienzioso, spetta però il merito di aver tracciato con mano sicura le grandi linee della geologia ligustica, di aver determinato per la prima volta in modo razionale l'età e i rapporti delle precipue formazioni.

Mi compiaccio di rendere omaggio alla memoria dell’insigne naturalista, del cittadino eminente, in quest’aula sacra alla scienza e al cospetto di sì degno consesso. Nè vi sembri serotino il saluto alla stella che ha cessato di splendere da tre lustri; chè è destino del merito vero di spiccar vieppiù dopo morte e di giganteggiar col tempo; nel modo stesso che il fulgore del sole si apprezza adeguatamente dopo il tramonto.

Se si faccia astrazione dai tempi più remoti, le cui tenebre son poco meno che impenetrabili all’analisi scientifica, la più antica terra emersa di cui si possa



  1. Hanno pur cooperato ad illustrare i terreni e i fossili della Liguria: Guidoni, Di Collegno, De la Bèche, Savi, A. ed E. Sismonda, Ramorino, Gastaldi, Zaccagna, Taramelli, Pellati, D’Achiardi, Canavari ed altri.