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Sofferiam con buon cuore quello che la fortuna ci reca.

Chi usa1 ingannare lo suo padre, come la farà egli agli altri?

Lo ’nvidioso dimagra sempre dell’altrui grassezza.

Tanto quanto lo cuore starà in paura, non starà fermo.

Noi siamo grandi e piccoli come la fortuna ci pone.

Noi peggioriamo tutti quando noi abbiamo agio.

Non ha differenza dal tacere allo scuro parlare.

Tieni sì lo tuo amico, che non ti diventi nimico.

macrobio.

Virtù solamente fa l’uomo bene avventuroso.

La virtù di magnanimità apre lo cielo, e assaggia d’andare per le vie divietate, e dispregia le minute genti, e disdegna la terra, e non dotta neuna pena.

Non solamente colui è povero che ha poco, ma colui che saziar2 non si può.

Tanto mangia che tu non ti satolli, e tanto bèi che tu non t’inebrii.

Siccome dell’opere che non sono stabilite per virtù segue pericolo, così di parlare quando non è con ragione.

Se vuoi ben parlare, di’ quello che tu perfettamente sai, e che non sia disonesto.

La temperanza neuna cosa disidera da pentersi.

Negli non dritti movimenti la temperanza ferma l’uomo in molta signoria.

L’uso e l’arte insegno quelle cose che l’uomo sa.

Lo disfare e lo continovo lavoro vince.

Gli cattivi pensieri cattivi costumi inducono.

  1. Il Ms. osa.
  2. Il Ms. sanar, e il T.P. saciar.