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ALL’ILLUSTRISSIMO E CHIARISSIMO
SIGNOR MARCHESE
GIO. GIACOMO TRIVULZIO
Michele Vannucci.
È qualche tempo che, avendomi la S. V. Illustrissima conceduto graziosamente di valermi d’un suo Codice di somma preziosità, io ne trassi il primo di questi Volgarizzamenti. Il quale, se molti anni addietro fosse venuto a notizia degli Eruditi, certamente avrebbe porta occasione a medesimi di formar più fondate congetture intorno all’età in che si dovette cominciare a scrivere la nostra Lingua.