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per Io guardare di la fàccia di coIeuEt ritornando poi a Io altare# riguardado la figura dela noftra dona fubitaméte fe peti di ql la dii hóefta # trilla cogita tióe Si dolédofi amaraméte piagea. Onde fu leuato in fpirito Si pareuali in uifiSe che la noftra dona li ftefle ina ci.# cófortaualo che elio fornifle el fcó mifterio deia meffa :# che d la fua colpa dio haueria miferieordia.Et difuegliadofi della fua uiftóe come meglio lo potete finire el fcó mifterio. Et ritornato poi a cafa chiamato a fe uno fecreto fameglio # fecele tagliare quella mào della quale era uenuto Io fcadalo. Volédo impercio feguire el ditto fantto euangelio fi come a lui pareua.Et tagliata che fu la mane la fece con feruare ungédola de mirra # de balfamo.# fe li & de bifogno de ftar alchun tempo in lettó per Io dolore dela tagliatura non monftrando ad alchùno la cafone de la fua infirmitade.# li clerici di Roma uifita dolo el pregorono che li douelTe celebrare ifantti myfteri: # elio no li daua alchunà rifpofta:ma li mandaua uia. Oldendo il populo di ro ma li modi chel papa Leone teneua di no uolere celebrare: fi penfo/ rono che fuiTe heretico:# fubitamente el fccino chiamare in cófilio
- elio eflendo uenuto il populo gli diffe:Padre nui non ue accufamo
de alchuna cofa:ma domandatilo per quale cafone uoi non uolete ce lebrare ifantti mifterii de la miffa.# papa Leone no fapendo che do/ uefle refpondere.-tacitamente pregaua Iagloriofauergine Maria che gli deffe adiutorio Si cófiglio in quello tanto bifogno:alquaIe la uer/ gineMaria gli apparue portàdo dal cielo una bel liffima mane.E t poi con uoce piatola gli diife:perche mai non celiati da miei prieghi # p zelodecaftitade tagliafti quella mane chete haueua fcandalizato in/ tendendo tu fimplicemente el ditto de lo euangelio. Eccho aduncha per fcambio dela tua man carnale io te reftituifeo quella celeftiale: # fanato perfettamente fubitodifparieLicirconftanti alhora maraue gliandofi.# il papa ueftito de ueftimente ponuficale narro ogni co/ fa per ordine.# celebrando la fantta mefla tutti Iaudorono Si ringra t io rono con molta deuotione la gloriola uergine Maria. Come un iudice elqual dicea lofficio di noftra dona fu adiutato # liberato da lei cadédo in un fiume. Ca.xxxviii. No iudice elquale era gran peccatore # nondimeno hauea i u gran deuotione Si riuerétia la gloriofa uergine Maria:# conti nuamente dicea diuotamente el fuo offiao.Aduéne una uoly ta che caualcando elio # paffando con molti altri ¿alato ad una riua dun fiume:fì come dio pmeiTe lui con el cauallo radette nel fiume :# laqua Io menaua uia.Li fuoi cópagni alhora uedédc quello furono af £u dolenti # non lo potendo aiutare tornorono a caia penfando che