Pagina:Li miraculi de la Madonna, Venezia, 1496.djvu/32

Onde ritornando in fe medefima co quello dopier o accefo í mane hebbe uera certificatione de Iadifla uifióe come lanma fua era ila ta incielo.« moltialtri quello certificorono liquali trouorono il Tuo corpo iacer coli morto.« poi refufcitare con quello dopiero. Et e da fapere che lo fopra nominato dopiero dura per fine al giowio de ho gt.«mo!tí egradi miracuh fe fanno conjefioper li meriti dela \icrge negloriofomadre Maria laqle femp fia laudata«glorificata. Amé. Come ano pelegrino ilquale ando a Roma per lúa diuotióe « tro V uno pelegrino ilquale p fua deuotioe ado a Roma. Aduéne f p cafo che ufciédo un poco fùora del camiafubitaméte hebe ueduto una tefta dun mortòdaqual chiudeua « apriua molto fpeflo gli occhi.Iaqualcofa iFpelegrinouedédo fu tutto fpauentato p maraueglia.« rifguardandola aflai el capo parlo «difle: perche mi guardetu coffi.Refpofe i peIegnno:pche molto mi maraueglio di te «(Tendo tu fenza corpo tu pofli parlare.Refpofe il capo.Non ti mara uigliarespero che dio non uole che lanima fi parta dame: p fin a tato che io no faro comunicato per mane del facerdote. Diffc el pelegrio Priegoti cb tu me dighi come hai hauutoquefta gratia da dio. Refpo fe quella tefta « difle.Sapi che ogni anno in la fanctiflima annuncia/ tione cioè la fua uigilia degtunaua in pane « in aqua:« pero non poi fo morire fehza confeffione.Difle el pelegrino fe tu uolefti uólontie ra ti portaria al fummo p6tifice.EI capo rifpofe.Se tu me uoi portare ■1 papa « a gli cardinali molto fon contento« Alhora d pelegrino la