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quelli chcrano qufuiprefente fìmile parole molto ftupefadi rendete tene molte gratie a dio « alfa faa madre per li meriti de la quale que ña giouene era campata di tanti periculi:quefto figliolo del duca per grande alegreza rhebbe mando (ubito un meflo allo imperatore pa are de la didb giouene.Onde lo iperatore aldendoquefte tal nouel le fb'pieno di mirabile allegreza: Et.prettamente mando per il gene ro « per la figliola:« fecela scompagnare co molta gente. Et trouà/ do a la uerita dique fio fado fece far un gran fuoco in mezo la pia za « fece butare dentro quella inuidiofà imperatrice « fecela arde/ re. Poi rengratioronola madre de ieüichrifto laquale fia laudata« benededa in fécula feculorum. Amen. Come la gloriofa uergine Maria apparfe ad urta donna inferma « del fandilTirao facramentò de laltare. Cap.xiw Na donna molto diuota della gloriofa uergine Maria la.qle u eiìendo molto grauementeiferma il facerdote andoaleicol fandiflimofacramentò del (ignore Iefu chriilo perdouerla comunicare intrando il facerdote in la camera de la dida dònna fu// hitamente uide la gloriofa uergine Maria che ftaua in compagnia de ladida donna inferma.Onde la noftra donna in quella uolta leuan/ dofi per riuerentia adoro il fuo figlioIo.Et lo facemote tutto fpauert tato per lo immurato fplendore « lume che uedeua molto fi maraue gliaua .Onde iui fu tanto pieno di fuauita che ueraméte li parea efler in paradifo.Et dato che hebbe il fandiflimo facro ala dona inferma co molta riuerentia ditte¡ O madonamia unde ho io meritata qfta gra. Alhora la nr a donna difie.Quefta dona e mia deaota « pho eli in ciafcun di mi falutauacento uolte de la folutatione angelica pho ha meritato « e fiata degna di hauer la mia gfa « di eflere da me uifita ta. Tu ancora fai bene quando il feiche tutti dui ferui nelregnodel mio figliolo « poi per lanim i tua qdo piacera al mio figliolo Dido chebbe la no (Ira donna quelle parole prefe fubitamente lanima di q ila fua dinota « portola in paradifo dinazi al noflro fìgnore Iefu chri fio il quale uiue « regna in fécula feculorumv Amen Cóe era un fendo homo elcjlè ádaua predicado la pola de dio «c'5 fortàdo la géte che doueffeno fare penitétia de fuoi peccati. Ca*xiii u No homo molto diuoto il quale abandonado ogni cofa che haueua excepto uno afinello:« diedefi tutto ala predicatile de la pola de dio « andaua p lo mondo fàcédo frudo a lanime di pec catori ma per la faticha del camino hauea ritenuto folo uno afinello Aduenneunauoltacije flandolui in oratióe «digado pater noller