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INTRODUZIONE.


§. I.

Oggetto della Numismatica antica.


La Numismatica antica ha per oggetto le Monete, che furono coniate dalle vetuste nazioni per lo più Greche, e Romane, e che vengono di tanto in tanto dissotterrate. Queste rimasero sepolte o per alcuno di quei molti accidenti, che ben’è facile immaginare, o in grazia di quella superstizione, che induceva a collocare entro le tombe delle Monete accanto ai cadaveri, oppure nelle urne cinerarie, o per la precauzione di nascondere all’avidità dello straniero i tesori adunati. A quest’ultimo intento si dee realmente attribuire la maggior parte di somiglianti scoperte. Non son già molt’anni, che nelle vicinanze di Brest nella Bretagna minore si trovarono da trentamila monete antiche, e nella contea di Foix da sessanta mila rinchiuse in vasi di creta. Volfango Lazio riferisce essersene estratte ai suoi giorni da un fiume in Transilvania quarantamila tutte d’oro, la maggior parte delle quali portava l’epigrafe greca di Lisimaco Re di Tracia1. Dacchè per somiglianti incontri n’è provenuta una sì prodigiosa quantità di antiche Monete, le quali naturalmente formano appena una scarsa porzione degli erarj d’allora, potendosi più facilmente trovare fino a cento diverse Monete di Augusto, di Nerone, o di Durazzo città in que’ tempi non molto riguardevole nell’Illiria, che una sola di Carlo Magno, di Ottone, Enrico, ed altri Imperatori in Germania del basso secolo, ne viene chiara la conseguenza essere non solo di una somma dovizia l’oggetto della Numismatica antica, ma doverlo divenire ancora più in appresso, poichè il suolo ne offre quasi giornalmente Monete di tuttora ignoto argomento.


  1. Possono aggiugnersi i molti depositi ultimamente scoperti di antiche Monete d’oro in Amiens, a Vienna d’Austria, e a Roma; in argento di Re, e Città a Smirne; di famiglie in un campo fuor di Cremona; d’Imperadori in una casa civile presso Milano, siccome di rame a Costantina di Africa ed in tanti altri sotterranei d’Europa. (Nota del Trad.)