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ce di richiamare In campo la buona mente, ossia di rivendicare alla mente lodevole i perduti diritti.
DIDIO GIULIANO.
Dopo la morte violenta di Pertinace comprò costui l’Impero, offrendone in prezzo esorbitanti somme ai Pretoriani, ma non avendo poscia di che pagarle, ed essendosi per una tale bassezza fatto odioso a tutto l’universo, sollevatisi contro di lui Severo nelle Pannonie, Clodio Albino nelle Gallie, e Pescennio Negro nell’Oriente presero ciascuno il titolo d’Imperatori. Severo avanzossi in fatti colle sue Legioni verso Roma, e fece sì colla sua presenza, che il Senato fe giustiziare Giuliano. Costretti poi da Severo a cedere Albino, e Pescennio, venne l’Impero a poco a poco di bel nuovo sotto all’unico di lui comando .
Le monete di Giuliano, e di Albino quasi nulla hanno di osservabile. Quelle di Pescennio vantano per loro unico pregio la somma rarità. Per lo più se ne vede una contrafazione de’ Falsarj, come nelle monete dell’Imperatore Ottone.
L. SETTIMIO SEVERO.
Nacque in Africa d’assai bassa condizione: ma in tutte le spedizioni militari seppe tanto distinguersi, che salì presso alle Romane Legioni in somma riputazione. Tolti ch’egli ebbe una volta di mezzo i suoi rivali, si dedicò intieramente al ben dello stato. Fece testa lungamente ai Parti, e li costrinse ad una pace onorata. Dovette portarsi colle sue forze nella Britannia ribellatasi negli ultimi suoi anni, e morì durante la spedizione circa l’anno 19 del suo Governo.
La sua epigrafe porta L. SEPTIMIVS SEVERVS AVG. Talvolta vi aggiunse anche il nome PERTINAX. Per le sconfitte date ai nemici prese il titolo di PARTHICVS MAXIMVS, e BRITANNICVS.
„ Busto di Severo }( FELICITAS SAECVLI. Testa femminile in mezzo a due teste giovanili. (tav. 5. n. 18.) „
Questa moneta ne dà positivamente i ritratti dell’intiera famiglia. Il diritto mostra quello del Padre, e il rovescio quello di sua Moglie Julia Domna, e dei due figlj