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Tutto il mondo antiquario è informato ampiamente della rarità straordinaria delle monete di bronzo di questo Imperatore, senza saperne di più. Se ne danno benissimo in numero, non già battute in Roma, ma sibbene in Antiochia di Soria, e in Alessandria di Egitto; di conio romano però non se ne da alcuna in tale metallo, benchè se ne possano accennare ben molte d’oro, e d’argento battute nella Capitale dell’Impero col di lui ritratto, e nome. Tutti gli Ottoni in Bronzo, che voglionsi spacciare di fabbrica Romana sono impostura de’ Falsarj. Niente per altro di singolare sogliono offrire le monete di questo Imperatore.1


AVLVS VITELLIVS.


Egli era stato proposto da Galba alle Legioni stazionate nella bassa Alemagna, le quali offrirongli, contro la fede dovuta al legittimo loro Sovrano il trono, e ne lo misero anche in possesso, allorchè riseppero la di lui vittoria riportata contro di Ottone a Bedriaco, Ma poichè per la sua fierezza, e gli scialacquamenti, per lo più in quegli strepitosi bagordi, da’ quali provenne il motto coenae Vitellianae, si rese odioso, le Siriache Legioni elessero ad Imperatore Vespasiano, da’ cui soldati venne trucidato crudelmente dopo otto mesi, mentre si trovò derelitto da tutti.

La di lui epigrafe porta A. VITELLIVS. IMP. GERMANICVS.



  1. Il vero motivo dell’assoluta deficienza di Moneta Romana in bronzo di Ottone si può’ congetturare dall’istesso principio fondamentale già indicato superiormente, che il coniare su di questo metallo era una riserva del Senato, mentre era libero all’Imperatore di coniare sull’oro, e l’argento. Nella lotta dei poteri fra Ottone, e Vitellio, il Senato aspettò l’esito della battaglia a dichiararsi, e morto Ottone coniò la moneta per Vitellio vittorioso. Non ne resta perciò di Ottone, se non la moneta d’oro, e d’argento, ch’esso avea coniata per proprio conto, e quella in bronzo di Antiochia, e di Alessandria, nelle quali Città era pervenuta bensì la notizia dell’inaugurazione di Ottone, ma non quella dell’insorgenza, e contrasti del di lui competitore. Ciò serva pur di avviso per la moneta di bronzo dell’Imperatore Pescennio attesa l’analogia delle circostanze.

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