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La citta d’Ostia giaceva alla bocca del Tevere, dalla quale posizione sortì il nome. L’Imperatore Claudio fondò a grandi spese tutto nuovo quel porto, al quale avea Nerone data forse l’ultima mano, quando lo fece rappresentare sulle proprie monete.


SERVIVS SVLPICIVS GALBA.


Era Proconsole in Ispagna, e oramai di età provetta, allorché venne da varie Provincie chiamato a prendere il posto dell’insoffribile Nerone. Egli non trovò dalla di lui parte alcuno ostacolo, perchè prima del suo arrivo in Roma quegli si era già privato ultroneamente di vita. Regnò soltanto 8. mesi, essendo stato trucidato per la sua soverchia tenacità dai Pretoriani, già guasti dalle prodigalità di Nerone.

La di lui epigrafe suol essere: SERvius SULPicius GALBA IMP. CAESAR. AVG. o simiglianti.

„HISPANIA . Donna in piè con manipolo di spiche, e papaveri; porta colla sinistra due lancie, e lo scudo. (tav. 4. n. 2.)„

La Spagna e le Provincie della Gallia erano da Galba predilette specialmente per essere state le prime a dichiararsi contro di Nerone a suo favore. I simboli della Spagna sono il suddetto manipolo a indicazione della fertilità di quel suolo; lo scudo rotondo, e le lance come nazionali armature.


LVCIVS SALVIVS OTHO.


Egli era voluttuoso e scialacquatore, e perciò caro a Nerone. Si mantenne da principio fedele a Galba; ma poiché vide ch’esso avea addottato Pisone, e gli andava così fallito il progetto formato di subentrargli al soglio, trasse con donativi i Pretoriani al suo partito, e vi salì coll’uccisione di Galba. Ne venne però precipitato appena tre mesi dopo dal competitore Vitellio, dopo quella sanguinosa battaglia, in cui Ottone si tolse di propria mano la vita.

La di lui epigrafe e IMP. OTHO . CAESAR. AVG. Non vedesi mai nelle monete Romane laureata la di lui testa, ma coperta soltanto da un parrucchino ricciuto, detto dagli Antiquarj Galericulo. (tav. 4. n. 3.)