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ra. La moneta è contornata da un giro di edera similmente. E’ d’argento, e si chiama Cistoforo. (tav. 3 n. 8.)

La corona ederacea spetta propriamente a Bacco; ma posciachè M. Antonio spacciavasi per quel Nume, gli Asiatici adulatori, dai quali venivan coniati i Cistofori, gli anno tessuto una corona somigliante anche nel contorno della Moneta. Venne fatto altrettanto nella Moneta del gran Re del Ponto Mitridate dagli Asiatici, i quali ricompensarono con questo tratto di adulazione quell’aria di protezione sovrumana, colla quale egli si mostrava destinato per divina ispirazione a liberarli dal giogo Romano. (tav. 6. n. 15.)

„ ANTONI. ARMENIA. DEVICTA. Testa di Antonio, dietro a cui la tiara Armenica )( CLEOPATRAE. REGINAE. REGUM. FILIORVM. REGVM. testa di Cleopatra, vicino a cui una prora, (tav. 3. n. 9.)

Antonio invitò maliziosamente Artavasde re di Armenia a venirlo a trovare, lo depose dal trono, e v’innalzò per Sovrano quello de’ proprj figlj, che avea avuto da Cleopatra. Perciò questa regina dell’Egitto, quale Marc’Antonio, ripudiando Ottavia sorella d’Ottaviano, avea dichiarata consorte, prese nella attuale moneta il titolo di Regina dei Re, e dei figli Reali, (cioè Madre).

OTTAVIANO, posteriormente AUGUSTO.


Cajo Ottavio in favore del testamento di Giulio Cesare, era stato adottato per figlio. Perciò assunse il nome di C. G. Cesare Ottaviano. Egli si batté subitamente di consenso del Senato col già potente M. Antonio, e lo sottomise. Benché vincitore venne ben presto a una riconciliazione, e istituito con esso lui e con Lepido il famoso Triumvirato sconfisse Bruto e Cassio gli ultimi difensori della Repubblica a Filippi di Macedonia. Con pari fortuna scacciò dalla Sicilia il fortissimo Sesto Pompeo, e fatto altrettanto nella felicissima battaglia d’Azio contro d’Antonio, e di Cleopatra, rimase dominante assoluto di tutto il Romano Impero.

I nomi ch’egli prese sulle prime sue monete furono per lo più CAESAR IIIVlR R. P. C. Un poco più tardi IMP. CAESAR. DIVI. FILIVS; vale a dire figlio di Cesare divinizzato. Sulle prime sue monete si mostra con un principio di barba, essendo costume Romano di non reci-