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delle piazze, dei palazzi e delle chiese. Con l’oro si coniano le monete da cinque, da dieci, da venti, da cinquanta e da cento lire. Vi auguro di possederne un giorno molte di queste monete; e sapete perchè? Perchè so che siete buoni, e godete nel dar qualche centesimo ai poverini che non hanno pane. Che cosa fareste, dunque, se vi ritrovaste a posseder tant’oro? Io credo che qui nel vicinato non ci sarebbero più poveri, non è vero?
Voi, ora, sarete curiosi di sapere di dove si leva quest’oro tanto prezioso. Ve lo devo dire? Si cava di sotto terra. Così è, figliuoli. La terra non ci dà solamente le mèssi e i dolci frutti, ma anche tutto