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mamma sarà contenta, potremo andare a letto, subito dopo desinare. Così non perderemo nulla.
— Sta bene, risposero gli altri, stasera a letto alle ventiquattro e domattina in piedi al levar del sole.
— Ma se il babbo non fosse contento? obiettò Gigino, che pur di mandare a monte la partita, si sarebbe attaccato ai veli di cipolla.
— Il babbo sarà contento, rispose la mamma, guardandolo severamente, ci penso io a parlargliene.
Il babbo, infatti, non trovò nulla da ridire e fu molto contento di poter procurare un piacere ai suoi bambini. E perchè nulla mancasse alla festa, fu deciso che anche la mamma vi prenderebbe parte.
Eccoli dunque tutti, fuori del guscio! Sono un po’ assonnati, hanno gli occhi un po’ gonfi, ma sono vispi e allegri come tante lodolette. Il sole dorava già le cime dei campanili, gli uccellini cantavano, un ventolino fresco e odoroso bisbigliava tra le foglie delle acacie, e i contadini s’incamminavano al mercato con le loro ceste cariche di ciliegie e di fiori. Tutte le porte, tutte le finestre erano sempre chiuse; la nostra lieta famigliuola era certo, per quella mattina almeno, la più sollecita.
E non si misero in cammino a mani vuote: