Pagina:Lezioni e racconti per i bambini.djvu/47


— 44 —

— È certo, rispose la mamma ridendo, che noi non vedremo spuntar dal terreno, dei semelli o dei filoncini di pan salato. A queste trasformazioni ci pensa il fornaio.

— Oh, il fornaio come fa a ridurre i chicchi in pane?

— Quando li riceve il fornaio, sono già stati ridotti in farina dal mugnaio, che li ha macinati al mulino.

— Ora comincio a intendere. Ma vorrei che tu mi spiegassi come ha fatto il contadino a raccoglierli.

— Te lo dico in poche parole. Il contadino semina i chicchi e li rincalza colla vanga, affinchè stieno al coperto e possano germogliare. Infatti, dopo un mese della sementa, si vedono spuntare dei piccoli fusticini d’un verde tenero, i quali vanno via via crescendo fino a produrre delle spighe, ognuna delle quali contiene una ventina di chicchi; queste spighe, nascoste ancora nei loro steli, crescono gradatamente, maturano al sole, e, verso giugno, prendono quel bel giallo che le fa parer d’oro. Allora il contadino procede alla segatura: lega il grano in tanti fasci o covoni, lo trasporta nell’aia, e lo batte fortemente con lunghe canne, per separar la paglia ossia i gusci, dai chicchi, i quali vengono riposti nelle sacca o portati al mulino.