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di far cecca! se no, addio occhi! Ma, nonostante le forbici lo andarono a colpire un po’ più giù del fianco, proprio nel posto dove ci curviamo per metterci a sedere; dai pantaloni squarciati cominciò a sgorgare una larga striscia di sangue, e Pietro ebbe appena la forza di tirarsi via le forbici e di applicare un fazzoletto sulla ferita.

Non vi starò a descrivere lo stato di Alessio.

Pentito, inorridito del suo atto colpevole, si precipitò sul fratellino, lo abbracciò, lo baciò, lo bagnò di lacrime, lo scongiurò a perdonargli. Pietrino, dal gran male non poteva parlare, ma si sforzava di sorridere e di rassicurarlo con la mano.

In quel mentre si spalancò l’uscio e comparve il babbo.

— Non è nulla! disse il ferito, ritrovando l’uso della parola. Mi baloccavo con le forbici e ci sono caduto sopra.

— Oh babbo mio, non gli dar retta! Sono io che l’ho ammazzato, balbettò il povero Alessio, e cadde in terra svenuto.

Poco dopo tutto era tornato nella medesima calma. Il babbo, dopo una ramanzina coi fiocchi, aveva finito col perdonare, tanto più volentieri in quanto che i due colpevoli avevano promesso di non ricader più in simili eccessi.

Fu deciso però di tener nascosto l’accaduto alla