Pagina:Lezioni e racconti per i bambini.djvu/23


— 20 —

— No, caro. I soli esseri che ruminano sono gli animali che hanno, come questa vacca e questo bove, il piede fesso, e una sola fila di denti. Di loro si dice che appartengono ai ruminanti. Torniamo ora, se ti piace, all’utilità che ci danno questi due animali.

La vacca partorisce i vitelli, i quali ci servono per cibo o vengono allevati dagli agricoltori, affinchè diventino, col tempo, manzi, tori e bovi.

— È vero che il latte ce lo dà la vacca?

— È vero; ed è un latte nutriente, leggiero, saporito. Ma il latte ce lo danno anche le femmine di altri animali, come la capra, l’asina e la pecora. Col fior di latte sbattuto con certa maestria, in capaci vasi di legno detti zangole, si fa il burro, che mangiamo tante volte disteso sul pane, ed è un condimento così squisito e delicato.

Ma l’utilità di queste povere e buone bestie non cessa alla loro morte: la carne del bove è uno dei nostri quotidiani e più sostanziosi nutrimenti: della sua pelle conciata si fa il cuoio, quel cuoio che i calzolai adoprano per fare scarpe e stivali. La pelle dei vitelli serve anch’essa a far tomai, mantici, cinghie e finimenti da cavalli. Gli ossi e le corna dei bovi sono lavorate dal tornitore, dal fabbricante di pettini: e colle cartilagini, i tendini e le raschiature delle loro pelli, si fa la colla dei legnaiuoli.