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del palato e della lingua: cioè quando sono già in grado di ucciderci per mezzo dell’avvelenamento. Una goccia d’acido prussico versata sulla lingua d’un gatto lo uccide immediatamente.

In quanto al senso del tatto, basta esserci bruciati un dito una sola volta per capire che le cose non si toccano a distanza.

I sensi dell’odorato, del gusto e del tatto potrebbero paragonarsi a quei canini da salotto, i quali ringhiano e brontolano quando i visitatori sono già entrati in casa: mentre che i sensi della vista e dell’udito ci avvertono in tempo, simili a quei vigili cani di fattoria, che abbaiano furiosamente, fino a che i padroni non si sono messi sulle difese.

Il senso della vista è certo il primo agente della nostra istruzione: è esso che provoca e sveglia le nostre idee, che esercita le nostre facoltà di paragone, che influisce sulla natura dei nostri sentimenti e determina fino a un certo punto lo sviluppo del nostro spirito e del nostro carattere. Chi non conosce il potere dell’esempio? In generale i fanciulli fanno quello che vedono fare: ecco perchè essi non dovrebbero guardare che le cose belle e buone.

E chi non riconosce l’influenza che la vista di certi spettacoli produce su noi?

L’aspetto di ridenti campagne, piene di sole e d’ombra: le ardue montagne azzurre, che sfidano