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miei, non è altro che legno carbonizzato, cioè legno trasformato in carbone dal fuoco: ciò che non vuol dir bruciato. Quando il fuoco brucia le cose, le distrugge, e non ne lascia che le ceneri, come avviene delle legna nel camino e del carbone nel fornello: questa si chiama combustione: ma quando gli oggetti sono solamente mutati in carbone, allora ciò si chiama carbonizzazione. La carbonizzazione non distrugge i combustibili; ma li lascia sussistere nella loro forma primitiva: infatti vedrete che il carbone conserva la sua forma cilindrica di rami d’albero.
Quando quei rami pendevano dai loro alberi erano certo d’un altro colore: ora sono neri, poichè qualunque oggetto diventa nero trasformandosi carbone.
Per convincervene, fate carbonizzare una bacchetta di legno bianco, un orliccio di pane, un osso di animale, una frutta qualunque dentro un vaso, ben chiuso, dove il fuoco possa esercitare la sua azione, senza trovarsi a contatto dell’aria: voi ritirerete tutti questi oggetti, neri, carbonizzati, cioè divenuti carbone.
Ma bisogna che tutte coteste cose sieno state private dell’aria, se no sarebbero bruciate irremissibilmente: e invece d’una carbonizzazione, avreste una combustione.