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che la sorella maggiore era andata a prendere. Quell’ombrellone rassomigliava a una grossa chioccia, che si sforzasse di proteggere dalla pioggia la sua covata di pulcini.
E la Lidia non rise più. L’ombrellone d’incerato diventava bello, aveva diritto a tutta la sua stima. E quando la bambina udì gli scoppi di risa che uscivano da quell’enorme tendone, non potè stare alle mosse e gli buttò un bacio.
Dopo, richiuse la finestra; e quando il sole tornò a brillare sui tegoli lucenti dei tetti e fra le screpolature del vecchio campanile, una fragorosa scampanellata annunziò a Lidia i suoi ospiti.
(Imitato dalla signora Pape-Carpentier).
Insetti.
Questo nome vi metterà forse di cattivo umore, perchè vi darà a supporre ch’io abbia intenzione di venirvi fuori con qualcuna di quelle parolone noiose che fanno spesso pigliare in uggia ai ragazzi la scuola, i libri e qualche volta anche la maestra. Ma mettete l’animo in pace. Io, quando sono in mezzo a voi, non so pensare che a delle cose carine e divertenti.
Questa parola insetti non vi deve quindi spaventare. Ditemi, vi piacciono le farfalle, quelle