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64 capitolo v — § 18-19


Tra gli elementi si una matrice quadrata di ordine sono specialmente notevoli gli elementi della diagonale principale: cioè quelli che appartengono a riga e colonna di ugual indice. Per esempio, nel determinante di ordine 4, la diagonale principale è costituita dai 4 elementi .

Diciamo che abbiamo trasposto (scambiato) due righe, per esempio la e la se scriviamo la riga al posto della e viceversa. Altrettanto dicasi per le colonne. Così, per esempio, dal precedente determinante si ottiene il determinante , trasparendo la seconda e la terza riga.

§ 19. - Definizione di determinante.

I determinanti si considerano come simboli comodi a scriversi per indicare certe quantità che ora definiremo1.

Un determinante del primo ordine si considera come identico al suo unico elemento . Tale nozione non è però usata, perchè con si indica invece di solito non un determinante, ma bensì il valore assoluto o modulo di . Molti dei seguenti teoremi non hanno del resto senso per determinanti di primo ordine.

Un determinante del secondo ordine si considera come un simbolo equivalente alla differenza . (Ciò che, come è facile a riconoscere, è conforme alla seguente definizione).

Noi ora, supposto noto il significato di un determinante di ordine , definiamo il valore di un determinante di ordine . (Abbiamo così una definizione generale per induzione completa). I determinanti più usati sono quelli del secondo, del terzo e del quarto ordine.



  1. Taluni usano due coppie di sbarre verticali per scrivere un determinante, pensato come matrice quadrata, usando poi due sole sbarre verticali se si vuole indicare il valore che ora definiremo.