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integrali curvilinei e superficiali |
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§ 130. — Il teorema di Stokes.
Sia
una superficie sghemba; e ne sia
il contorno (a uno o più pezzi. Supponiamo che un osservatore posto nel semispazio
, coi piedi sul piano
e la faccia rivolta verso il semiasse positivo delle
, abbia alla propria sinistra il semiasse positivo delle
, Fissiamo ad arbitrio il senso positivo per una normale
a
, e con la legge di continuità per tutte le altre. Supponiamo che così il verso positivo di ogni normale sia determinato in modo univoco. Percorriamo poi ogni pezzo di
in guisa che il triedro formato dalla tangente
a
1 in un suo punto qualunque
volta nel verso in cui si percorre
, la normale
a
in
posta nel piano tangente a
in
e volta verso l'interno dell'area
, e la normale
a
in
formino un triedro tale che un osservatore, coi piedi sul piano
e con la testa dalla stessa parte di
volto verso
, abbia alla sua sinistra la direzione
- Il triedro
e
siano cioè congrui (sovrapponibili). Siano
funzioni finite e continue di
insieme alle loro derivate in un campo rinchiudente
all'interno. E supponiamo che
sia definita da una equazione
. Sia
la proiezione di
sul piano
, e ne sia
il contorno. Se la normale
a
fa con l'asse delle
sempre un angolo
acuto, mentre nel punto
percorre
nel verso sopra definito, la sua proiezione
sul piano
descrive
in guisa che un osservatore posto nel semispazio
, che cammini in avanti con
, lascia
alla sua sinistra . Eivdentemente:
2
.
- ↑ Supponiamo dunque che esistano
, che le loro dire<ioni variino con continuità.
- ↑ Supponiamo dunque che un piano
, o
in un numero finito di punti.