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equazioni differenziali 373

costanti arbitrarie. In quest'ultima formola è inclusa anche la soluzione , che avevamo finora escluso; ciò che si riconsoce, ponendo .

Esempi.

1° Integrare l'equazione [ funzione derivabile].

Ris. Derivando entrambi i membri si ottiene:

ossia .

Sarà dunque oppure .

Nel primo caso ( costanti); e, sostituendo nella data equazione, si trova , ossia e quindi

               ( cost. arbitaria).     ()

Se invece , si ponga ; ricordando la data equazione si trova:


L'eliminazione della tra queste due equazioni darà una nuova soluzione della nostra equazione, se da esse si deduce ; perchè allora la 2a si riduce proprio all'equazione data. E infatti se ne deduce (se )

.


Se non eliminiamo la , le precedenti formole deriniscono la soluzione in forma parametrica; basta infatti far variare per dedurne le coppie di valori compatibili delle .

Queste due equazioni si possono considerare come le equazioni parametriche di una curva .

La retta tangente a in quel punto di , che corrisponde al valore , che corrisponde al valore della , ha per equazione . Cioè la curva è la curva, le cui tangenti hanno per equazione , cioè è la curva inviluppo delle rette .

Si noti che, se si volesse dalla data equazione dedurre come funzione delle , la sarebbe una funzione implicita delle , a cui proprio lungo non sono applicabili i teoremi del § 84, perchè lungo è nullo , che è appunto la derivata parziale del primo membro della nostra equazione rispetto ad . Perciò si dice la soluzione singolare.