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equazioni differenziali | 371 |
che differisce dalla precedente in modo non essenziale solo nel fatto che la costante arbitraria vi è indicata non con , ma con .
) Il tipo più generale di un'equazione alle derivata ordinarie del secondo ordine è
,
dove è funzione delle .
Supponiamo che in tale equazione non figuri la , che cioè l'equazione sia del tipo
.
Ponendo
,
essa si trasforma nell'equazione
che è un'equazione differenziale del primo ordine. Se noi la sappiamo risolvere, conosceremo la (con una costante arbitraria) e ne dedurremo:
.
con una seconda costante arbitraria.
) Un altro tipo di equazione differenziale del second'ordine, che si può ridurre al primo, si ha quando nell'equazione data non compare la variabile indipendente ; cioè quando si abbia un'equazione del tipo:
.
Se questa equazione ha una soluzione non costante1, prendiamo questa come variabile indipendente e chiamiamola .
La derivata si indichi con - Allora sarà:
,
- ↑ Le soluzioni ( cost.) si trovano immediatamente. Come si vede subito, sostituendo nell'equazione proprosta, esse sono le soluzioni eventuali dell'equazione (non differenziale) . Se poi non è costante, e quindi non è identicamente , in un qualche intorno, per la teoria delle funzioni implicite, si potrà considerare come funzione di , e quindi anche (che è funzione della ) come funzione della .