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gli integrali definiti e le funzioni additive, ecc. |
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Si può dedurne poi, p. es., che: se un punto
si muove in n piano in modo che il raggio
descriva un'area
proporzionale al tempo
impiegato, allora la forza agente su
è diretta verso
. (Teorena importante, p. es., per dedurre le leggi di Keplero e la legge di gravitazione universale di Newton).
,
donde, derivando:
, ossia
;
che prova il nostro teorema, perchè (come insegna la Meccanica) le componenti della forza agente su
sono proporzionali alle}}
.
§ 96. — Alcune somme fondamentali.
) Abbiamo dunque riconosciuto l'identità del concetto di funzione
additiva avente per derivata la funzione continua
e di
.
Cosicchè se, p. es.,
, ed
, la
si può pensare identiva all'area del rettangoloide limitato dall'arco di curva
per
, dalle rette che ne proiettano gli estremi sull'asse delle
, e dallo stesso asse delle
.
Ci serviremo tosto di questo fatto per illustrare geometricamente alcune considerazioni.
Diviso l'intervallo
in
intervallini parziali
, allora il valore
della nostra funzione additiva vale la somma dei valori
corrispondenti ai nostri intervallini
: ciascuno dei quali è, per il teorema della media, compreso tra
e
, se
sono il massimo e il minimo di
in
, e vale
, ove
è un conveniente valore della
in
. Perciò:
La
è compresa tra
e
. Esistono dunque dei convenienti numeri
compresi tra
ed
tali che
.