) di frazioni semplici, ciascuna delle quali ha per denominatore uno dei fattori di primo o di secondo grado, in cui, secondo il teorema del § 16, pag. 52-53, si può decomporre il denominatore
;
) della derivata di una frazione
,
il cui denominatore
è il massimo comun divisore di
e
, ossia il polinomio che si deduce da
diminuendo di un'unità l'esponente di ognuno dei suoi fattori precedentemente citati, mentre
è un polinomio di grado inferiore al grado di
. Cosicchè, se
è privo di fattori multipli,
è una costante (polinomio di grado zero),
è quindi nullo; e questa funzione
è nulla.
Oss. Notiamo che in
) abbiamo dato due modi per calcolare
. Secondo il caso, sarà più utile l'uno o latro procedimento.
Così, p. es., se
,
dal teorema precedente risulta che in ogni frazione
si può decomporre nella somma:
) del polinomio
ottenuto dividendo
per
;
di tre frazioni semplici
,
,
;
e infine di una derivata
.
E noi, anzichè dimostrare il teorema in generale, ci riferiremo per semplicità a questo esempio. La dimostrazione si estende però al caso più generale soltanto con qualche complicazione di notazioni.
Dim. Siano
,
quoziente e resto ottenuti dividendo
per
. Tale resto
sarà di grado inferiore al grado di
, che nel caso attuale vale
. Potremo porre
(1)