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166 CAPITOLO VIII — § 49

Fig. 18

α) Sia, p. es., la curva (fig. 18) la retta uscente dal punto di ascissa ed ordinata col coefficiente angolare ; sia cioè dove , essendo il solito angolo della retta con l'asse delle . L'area della nostra figura (un trapezio) è

.


Ne deduciamo che la derivata di


è : ciò che si pò dimostrare direttamente col metodo di pag. 162.

β) Sia ora la curva un arco di cerchio col centro nell'origine e raggio . Dalla equazione di questo cerchio si trae (fig. 19). Fig. 19. L'area racchiusa tra l'asse delle , il cerchio, l'ordinata (di lunghezza nulla) di ascissa e l'ordinata di ascissa variabile è data da , dove (cfr. fig. 19) è l'arco minore di che ha per coseno , o, come si suol dire, ed .

Quindi la derivata di è uguale a .

γ) Infine, se e quindi la curva è un'iperbole equilatera con gli assi coordinati per asintoti, noi sappiamo (§ 38, es. 3°, pag. 128) che . Quindi la derivata di e in aprticolare di vale .