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10 LEZIONI

(come in effetto fa per la dottrina del Galileo) il tempo mille volte minore, nel quale si fa l’ammaccatura del ferro, insieme colla resistenza dell’ammaccatura, che è mille volte maggiore, basterà per estinguere il medesimo impeto per infinito che egli sia.

Cade un grave da alto, e moltiplica, per così dire, cento volte il suo momento. Se egli nell’atto della percossa applicherà tutto il multiplico delle forze sue in un istante solo, il resistente sentirà una tal violenza come di cento; tale appunto quale era la forza. Ma se lo applicherà, e distribuirà, per esempio, in dieci istanti, il resistente non sentirà mai cento momenti di forza tutti insieme, ma si ben dieci per volta. Per voler dunque, che la percossa facesse tutto l’effetto suo bisognerebbe che nell’atto del percuotere nessuno de’ corpi concorrenti cedesse, ma il colpo fusse momentaneo, e le forze tutte si ricevessero in un solo punto di tempo.

Viene un sasso dalla cima d’una torre; se io gli sottopongo una mano, e sotto la mia mano sia un sostegno immobile contiguo ad essa, il cadente imprime nella mano mia, perchè non può cedere, in brevissimo tempo tutti i suoi momenti moltiplicati; però sento grandissima, e dolorosa la percossa. Ma se cadendo il medesimo grave dall’istessa altezza io lo riceverò colla mano libera per aria, in modo ch’ella possa cedere, e ritirarsi nel pigliare il grave, io sentirò pochissimo colpo; e tanto minore proverò la forza della percossa, quanto maggiore sarà il tempo della ceduta.

Chi per ispezzar la noce la ponesse sul guanciale, e per rompere il diamante lo mettesse sur una tavola di legno, grandissima parte della sua forza perderebbe la percossa: poiche col cedere, e col sottrarsi della cosa frangibile, si dà tempo al percuziente, e si fa che egli in quel tempo vada applicando, non uniti, ma distribuiti, e per così dire, appoco appoco, i momenti della sua forza. Ma chi percuotesse il diamante con il martello d’acciajo temperato (come dicono) a tutta tempera, sopra un’incudine di simil durezza, sicche il diamante non potendo cedere, ne dar tempo alla percossa, fusse astretto a ricevere i momenti del colpo quasi tutti assieme, credo certo che non ostante qualsivoglia durezza, anderebbe in polvere.


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