Pagina:Lezioni accademiche.pdf/135


ACCADEMICHE. 79

I Professori poi d’un Arte così grande spesse volte o son nati Re, per fortuna, o si son fatti colla virtù. Con quale applauso di gloria si sentono oggi i nomi trionfanti d’Alessandro, di Cesare, di Scipione, d’Annibale, d’Ottaviano, e di tanti altri, che volentieri tralascio, per non recitarvi tutto il vocabolario della fama, e infastidirvi con gli annali dell’immortalità?

Quanto all’Autore, e all’origine l’Arte della milizia, è differenziata molto più di quel, che possiate immaginarvi da tutte l’altre professioni de’ mortali. Se alcune dell’arti per la soverchia antichità, hanno poco noto i principj, e nella moltitudine degli anni, hanno smarrito il nome de’ loro inventori, sappiamo nondimeno, per cosa certa, che non ebbero i lor natali se non dopo la nascita, e la creazione del Mondo. La sola Disciplina militare, nata prima della produzione del tempo, trae l’origine sua, di là dal principio degli anni, e supera d’antichità, l’istesso Universo. Io non parlo di quella sognata guerra, che facevano gli elementi confusi nello sconcertato Caos della favolosa Gentilità. È noto pur troppo, il combattimento grande, che fu colà tra le Celesti Gerarchie, quando sotto l’insegne de i Generalissimi Michele da una parte, e Lucifero dall’altra, militarono squadronate le innumerabili Legioni del Paradiso. Così la disciplina del combattere, esercitata prima, che tutte l’altre nascessero, ebbe per coetaneo il Mondo, per patria il Cielo, e gli Angioli per professori.

Dunque, se discesa da così alta origine ebbe sempre per fine, o l’acquisto, o la conservazione de’ Principati, e venne per lo più maneggiata da’ Re, e posseduta da’ Potentati, non mi pare, che senza qualche ragione, venisse da me agguagliata alle due nobilissime professioni della Pittura, e della Scultura.

Prudentissimo mi pare, ancora il consiglio di quei Padroni i quali hanno ordinato, che l’Architettura militare sia ricevuta in questo luogo, dove la Pittura, e la Scultura hanno la regia loro, e la residenza. Così verranno esercitate nel medesimo luogo quell’arti, che abbelliscono le Città, e quella, che le conserva.


Dove-