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succeduta, il profluvio delle porte sarebbe continuo, e non finirebbe mai, fin tanto che durasse la supposta metamorfosi dell’aria in acqua. Quello, che abbiamo esemplificato in due elementi diversi, considerisi ora in un elemento solo non tramutato di spezie, ma alterato nella qualità. L’Augustissimo Tempio di Santa Maria del Fiore qualche volta, ma molto più spesso la maggior Basilica di Roma, hanno questa proprietà, di esalare ne’ giorni più caldi della State un vento assai fresco, fuor delle proprie porte, in tempo per l’appunto quando l’aria si trova tranquillissima, e senza vento alcuno, la ragione è questa: perchè l’aria dentro la vasta fabbrica racchiusa, qualunque sia la ragione, si trova più fresca dell’esterna infiammata da tanti raggi, e reflessi del Sole, però se più fresca, è anco più densa; adunque sarà anco più grave. E se quest’è vero, dovrà dalle porte uscir quel profluvio d’aria, che nell’acqua abbiamo esemplificato. Nel Tempio di Roma il fresco sull’ore meridiane di questi tempi, non solo diletta, ma anco offende; però il vento sulle porte di esso è tanto impetuoso, che apporta maraviglia. Applichiamo ora la contemplazione, e passiamo dalle cavità riserrate, all’ampiezza aperta de’ campi spaziosissimi dell’aria. Io domando. Se la Toscana tutta, avesse sopra di se in cambio d’aria una mole egualmente alta d’acqua, che seguirebbe? Si risponde, che questa mole non potrebbe reggersi, ma con profluvio rapidissimo si spargerebbe, dilatandosi in giro per tutte le campagne delli Stati circonvicini, spianando col corso impetuoso, non solamente le piante, e gli edifici, ma forse gli scogli, e le muraglie istesse, e per disopra per riempir la cavità, che lasciasse l’acqua, succederebbe altrettant’aria. Ecco dunque la generazione del vento, per via di condensazione. Suppongasi tutto l’Emisferio Boreale quieto, ed in istato di calma tranquilla, senza un soffio di vento, senza un alito d’aura. Venga poi una pioggia repentina, o qualsivoglia altro accidente, il quale senza alterar punto il rimanente dell’Emisfero, accresca più del dovere il freddo solamente alla Germania. Certo è, che subito l’aria raffreddata di quel vasto Regno, si condenserà. Condensandosi è necessario, che nell’alta regione dell’aria si faccia sopra la Germania una cavità, cagionata dalla predetta condensazione,


l’aria