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xxxvi | alla r. accademia |
gli fu ingiusta per ire di parte e per cittadine discordie. Nè tempo più propizio, nè migliore opportunità potrebbe aspettarsi; poichè Dante è adesso nel cuore e sulle labbra di tutti; e alla Società e ai suoi promotori non sarà certamente per mancare il patrimonio della Famiglia Sovrana e della sua Corte, mentre vediamo che l’augusto nostro Re Umberto I ordinò la stampa di un commento Dantesco, che stava inedito nella sua Biblioteca, e lo diè in premio al Principe ereditario; e questo Principe, e l’amatissima nostra Regina e S.A.R. la Duchessa di Genova sono rampolli di quella Dinastia, onde venne alla Germania uno de’ suoi più chiari Dantisti.
Da Novara, il xx di marzo mdccclxxxvii.
Carlo Negroni.