Pagina:Letturecommediagelli.djvu/175

gli altri animali, si arrecan, come disse Lucilio, da ’l ventre stesso della madre quello ch’eglino hanno a essere sempre, essendo stati loro assegnati da la natura alcuni termini fuor de’ quali ei non possono uscire, a l’uomo non è stato posto termine o segno alcuno, ma è stato collocato da essa natura nel mezzo delle cose terrestri e delle divine, acciocchè ei possa contemplar con maggior facilità la natura delle une e delle altre, e seguitando gli appetiti della parte sua vegetativa e sensitiva farsi simile a le piante e trasformarsi, secondo l’opinione de’ Pittagorici, in fiera, e come un nuovo Prometeo

.... in varias transire figuras;

o innalzandosi, seguitando le contemplazioni della parte sua divina, transformandosi in una sustanza celeste e divenire simile a gli Dii. Il che dipende solo da questo dono della libertà, che egli ha avuto da lo architetto e fabricator di questo universo. Della qual cosa, che è la terza delle cinque che io vi dimostrai nella lezione passata che dice in questo ragionamento Virgilio a ’l nostro Poeta, volendo egli farlo capace, gli dice, da poi ch’egli ebbe fatto menzione delle anime de gli eletti, chiamate da lui le genti beate:

A le quai poi se tu vorrai salire.

Imperò che, dicendogli egli se tu vorrai, egli gli dimostra che egli sta a lui, e conseguentemente ch’egli è libero. Cosa, che se bene pareva forse alquanto dubbiosa a Dante, mentre che egli camminava per quella selva, rispetto a gl’impedimenti che egli vi trovava, non è solamente accettata da la sapienza umana, ma ella è ancora approvata e confermata da la sapienza umana, che non esser libero e aver la ragione repugnino e non possin stare (se la natura non fa cosa alcuna invano) in modo alcuno insieme. Perciochè non essendo altro la ragione, che una operazion de l’intelletto, chiamata da noi discorso, mediante la quale operazione l’uomo scorge e conosce quel ch’è da fuggire e quel ch’è da seguitare, se ei non fosse dipoi libero a potere schifare il mare ed eleggere il bene, sarebbe vano questo