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dicono molti testi; niente di manco gli antichi buoni o più fedeli dicono:

E il sol movea con tutte quelle stelle,

(e così legge ed espone, per le ragioni che si diranno di sotto, lo espositore moderno)

Ch'eran con lui, quando lo amor divino
Mosse da prima queste1 cose belle.

Per dichiarazione delle quali cose voi avete a considerare, che ei si ritruovano alcuni Dottori Ebrei, i quali vogliono che il mondo fusse creato da Dio e avesse il suo principio del mese di settembre, adducendone in fra l’altre, queste due ragioni. L’una, ch’ei fu conveniente cosa, che così come l’uomo fu creato da esso Dio, atto a generar de gli altri simili a sè, acciò ch’ei si mantenessi la specie umana, ch’ei fussero creati ancora i frutti e le biade, quando elle avevano condotto di loro degli altri per mantenere ciascuno la specie sua. E la altra, perchè dovendo l’uomo, nuovamente creato, vivere e cibarsi d’essi frutti, bisognava di necessità ch’egli gli trovassi maturi e stagionati di sorte ch’eglino gli fussino nutrimento conveniente; e tanto più non essendo egli di natura da poter cibarsi solamente d’erba o di fiori o di foglie d’alberi, come fanno molti altri animali. Niente di manco l’opinione comune, e seguitata dai più, è che fusse creato nello equinozio della primavera, cioè a mezzo marzo, quando il sole entra nel primo punto dello Ariete. E la ragione, detta di sopra, de’ frutti e de’ segmi e del nutrirsi l’uomo, si risponde in questa maniera: Che così come esso uomo fu creato da Dio nella età sua perfetta senza essere stato prima adolescente e fanciullo, così potettero essere ancora creati i semi e i frutti perfetti e maturi, e senza essere stati prima in erba e in fiori; conciosia che il maturarsi ch’ei fanno una volta l’anno nasca poi per virtù del sole e degli altri corpi celesti; e lo

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  1. Cr. quelle.