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<span title="ALCESTE SECONDA" style="color:#00a000">ALCESTE SECONDA
Opera parimenti postuma, pag. 235. Tomo ed Edizione citata.
SCENA SECONDA
feréo, alceste, adméto, coro, e figli
d'adméto.
Alceste.
Vieni, o padre, tu pure; a noi ti appressa;
Mira il tuo figlio misero, cui manca
E voce e senso e lena. Or per lui tremo;
E lasciarlo, pur deggio. Al di lui fianco
Tu starai sempre, osservator severo
D’ogni suo moto. - Io taccio: omai compiuto
Quasi è del tutto il sagrificio mio.
Feréo.
Figlio, abbracciami: volgi, al padre volgi
Deh tu gli sguardi.
Adméto.
Al padre? e il sei tu forse?