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88 note

Più non è grave a lor vecchiezza, a niuno
Più vuol morire.

Coro.

                Or, deh, cessate: è troppo
Già per se stessa la presente angoscia:
Perchè inasprir, tu figlio, il cor del padre?

Feréo.

Figlio, insanisci? alcun tuo compro schiava
Di Lidia o Frigia, malmenar ti estími?
Tessalo, e nato di Tessalio padre,
E schietto liber' uom son io; nol sai?
Troppo arroganti giovanili detti
In me tu scagli; nè impunito andrai.
Te generato di mia casa erede
Ebbi, e tal ti educai: ma ingiusta legge
Nel divenirti io padre accettai forse,
Di morir io per te? Fra' Greci ignota
Usanza ell'è, morir pe' figli i padri.
Felice, o no, nascevi tu a te stesso:
E da noi, quanto aver dovevi, avesti.
Tu in somma regni, e in ampio regno; e vaste
Possession ti lascerò pur io;
Che tante a me lasciò 'l mio padre. Or dunque
In che ti offesi io mai? di che ti scevro?
Non per me tu, nè morir io pur deggio
Per te giammai. Del Sole almo la vista
Giovati? e credi al genitor non giovi?