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62 lettera sesta

le produzioni del di lui ingegno. Egli è perciò che parmi dover aggiungere alcune osservazioni su quella Tragedia.

Convien dire che innamorato siasi Alfieri del soggetto dell'Alceste, se dopo il voto solenne che avea pur fatto, e dopo aver deposto il tragico coturno, resister non seppe all'impulso di trattare quell'argomento, benché non gli offrisse neppure una linea, che aver potesse relazione colle sue predilette e favorite idee di libertà, e di odio ai tiranni.

Ella è questa quasi la prima volta in cui sola base e centro di un’azione trattata dal nostro tragico sia un sentimento del cuore, nè vi abbia luogo alcuno scellerato. Alfieri nel suo Adméto pinse se stesso, e sotto questo aspetto l'Alceste sarà riputata fra le più interessanti di lui produzioni, tanto più ch'egli ha eseguito questo lavoro nell'età sua matura, e dopo aver colte replicate palme nella tragica palestra.

E qual più degno soggetto in fatti offrirci poteva l’antichità? I delitti dei re, l’ambizione, l’odio, l’orgoglio possono forse meritar la preferenza sulla nobile e legittima pas-