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lettera quarta 43

spettatore trasportar si deve nel luogo e nel tempo, in cui l'autore vuol condurlo e che in allora non può dispensarsi dall'adottare i sistemi religiosi e le tradizioni che a quell'epoca erano adottate dal popolo. Un sacerdote del paganesimo risposto avrebbe all'oppositore sulla bizzarria del destino: Tu profano e vil verme della terra osi voler giudicare il tuo Dio? impara a rispettarlo ed a sottometterti alle alte imperscrutabili disposizioni di Giove.

Ma forse si è detto troppo su quest'obbietto incidente che non ha relazione alcuna diretta coll'autore dell'Alceste.

Anche il marito Adméto inspira giusto interesse, e la di lui tenera corrispondenza alla Moglie, singolarmente al punto in cui la scopre votarsi in sua vece a Proserpina, e la disperazione affettuosa in cui egli cade, quando la crede già perduta per sempre, sono dipinte colla maggior verità, ed hanno il nobile e il grandioso che ricerchiamo nei tragici soggetti. Ma altrettanto sconcia e biasimevol troviamo nei nostri costumi la villana e vituperosa ma-