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30 | lettera terza |
di lei sposo. La scena 5. che comprende questo consesso, offre bellezze singolari nel conflitto de' sentimenti d'ambedue, e vi si ravvisano le vestigia dell'ingegno del nostro primo Tragico.
Il vostro scherzo sulla guarigione di Adméto mi sembra così miserabile (scusate, ma non posso contenermi) che non so determinarmi a rispondervi. Vi ringrazio che almeno nella scena quinta ravvisate le vestigia del nostro primo tragico.
All'atto III., abbiamo tutto il piacere di contemplare il quadro commovente col quale comincia. Alceste quasi svenuta giace sotto la statua di Proserpina; le stanno intorno nella più profonda desolazione i suoi figli, il suo sposo, Feréo, ed i cori. Ma io sono poco contento d’Adméto, che passando bruscamente dal dolore alla rabbia, inveisce contro suo padre, e lo tratta anche con un po' di modi brutali, poiché egli non si è per lui sagrificato in vece di Alceste. Ella più tenera nel suo dolore calma questa procella dicendo:
. . . . . . . . . . Ogni amor cede