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lettera seconda 15

prediletta fra le sue opere ei dipinse sè stesso nell’uno de’ due Adméti. Ma su ciò ritorneremo allorchè si avrà a discorrere del merito intrinseco della tragedia. Mi scordava d’essere ancora in istato d’accusa. Ecco come prosegue il signor Guill....

Si potrebbe credere che il signor Bettoni ristampando con tanto lusso quest’Alceste d’Alfieri abbia voluto supplire a quella parte d’interesse che manca a siffatta produzione, e smentire col mezzo di una grande magnificenza tipografica quel tal mistero che l’autore, molto giudizioso in questo caso, aveva creduto a proposito di conservare per sempre.

Oh! signor Guill.... si crederebbe malissimo, anzi non è permesso credere ch’io sia di così poco buon senso fornito per immaginarmi, che la venustà tipografica, con cui ornar poteva l’edizione dell’Alceste, supplir potesse a quella parte d’interesse di cui accusate mancante quella tragedia. In verità che non trovo alcuna analogia fra la bella carta, l’inchiostro, i caratteri, e l’interesse maggiore, o minore che inspirar può