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100 | note |
Che tu vivrai pe' figli nostri. A un tempo
Dall'adorata tua sposa ricevi
Alfin l'amplesso estremo.
Adméto.
E in quest'amplesso,
Sarà ver ch'io non spiri?. . .
Alceste.
Amiche Donne,
Spiccate or voi con dolce forza, io 'l voglio,
Da me quest’infelice, e con lui pure,
Questi teneri figli. Addio, miei figli. -
Tutto è compiuto ornai. Feréo, tua cura
Fia di vegliar sul misero mio sposo,
Nè abbandonarlo mai.
Eumelo. 1
Deh, dolce madre,
Tu ci abbandoni! e ci han da te disgiunti?
Feréo.
Tolta a noi tutti oggi favella ha il pianto.
Adméto, oimè, più di lei semivivo,
D’ogni senso è smarrito. Ancor più lunge
Strasciniamolo, o Donne; al tutto fuori
Della vista d'Alceste.
- ↑ Rivolgendosi addietro.