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LETTERA SECONDA
Convien pur confessare, mia amabile amica, esser ben gentile la nazione a cui ha l’onore di appartenere il signor Guill.... Ecco in qual modo dà egli principio ad un articolo critico — Sull’Alceste d’Alfieri, e sulla bella edizione eseguitane dal tipografo signor Bettoni di Brescia. — Voi ben vedete che io come tipografo gli debbo un ringraziamento, ma come editore sarei tacciato di poca urbanità se non ascoltassi ciò che vuol dirmi. Ascoltiamo dunque.
È difficile a capirsi, come il signor Bettoni, che nell’entusiasmo della sua giusta ammirazione pel genio di Alfieri ci ha promesso una magnifica edizione di tutte le sue opere, abbia scelto, per darcene un saggio, la sola Tragedia, che l’autore geloso della propria gloria non volle pubblicare. Mentre