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82 Dal mio osservatorio che è situato in cima della collina di San Floriano, scorgo un grande spazio di orizzonte. Alla mia sinistra il Sabotino, occupato fino da ieri dalle truppe italiane; di seguito il Monte S. Gabriele e, nascosto da questi due, il Monte Santo in questo momento battuto accanitamente dalle nostre batterie più grosse. Davanti a me un paesaggio quasi pianeggiante, rotto da dolci pendìi. Mi dicono sia la vallata dell’Isonzo nel tratto dove riposa Oslavia. Alla mia destra il Monte Podgora, pure occupato da poche ore, mi nasconde la vista agognata di Gorizia. Più lungi il Monte S. Michele su cui si elevano dense colonne di fumo». Ore 4 pomeridiane. «Nelle trincee abbandonate dalla fanteria nelle successive avanzate, nelle quali abbiamo installato il nostro osservatorio, si vive di minuto in minuto una vita intensissima. Il telefono ci porta notizie strepitose. Gorizia occupata con 6000 prigionieri e la nostra fanteria che avanza vittoriosa preceduta sempre da un cerchio di fuoco. Intanto il castello di Gorizia viene colpito dalle nostre granate e cominciano ad arrivare proiettili austriaci. Pochi però e mal diretti. Giù nella valle dell’Isonzo scoppiano vasti incendi nelle case più volte colpite dalle opposte artiglierie. Esultiamo di gioia». IO Agosto ’i6. «Quello che ho veduto stanotte mi ha dato F impressione più terribile della guerra. Partiti a mezzanotte da S. Floriano si ritorna a Cervis per prendere poi la strada che dalla collina di Oslavia mena verso Gorizia. La più orrenda visione di rovine si incontra sulla collina di Oslavia. Ma quando si passa le macerie del paese si ha la visione più terrificante. Una • squadra di soldati seppellisce i morti del giorno prima, mentre sulla strada giacciono ancora insepolti cadaveri di nostri e di nemici che appestano l’aria. Noto con raccapriccio che la ruota di un pezzo passa sul corpo di uno di questi sventurati. Le poche ore di permanenza in Gorizia le ricorderò con angoscia. In una collina antistante al Castello di S. Pietro si combatte accanitamente fino dalla mattina. Dalla strada dove